CHE CONFUSIONE! FUORI E DENTRO LA MIA TESTA!
di Dott.sa Firdaws Roberta Zugno
Psicologa Clinica
di Dott.sa Firdaws Roberta Zugno
Psicologa Clinica
Una guida breve per quando hai bisogno di aiuto e sostegno e non sai a quale professionista rivolgerti.
Avete presente quando vi fa male un piede e prima del medico ne parlate con gli amici? I consigli piovono copiosi, raccomandandovi numeri e indirizzi di ortopedici, traumatologi, fisiatri, osteopati, fisioterapisti, idraulici e meteorologi.
Che confusione c’è spesso nel trovare il professionista più adatto alle nostre esigenze. Già, a volte, non è semplice trovarne uno che sia competente...se poi sbagliamo anche l’area di intervento…avremo perso tempo e soldi.
Situazione analoga la ritroviamo quando ci fa male qualcosa di ancora meno definito e localizzato di un piede. Stiamo male, ma non capiamo perché. Ci comportiamo in un modo che la gente non si aspetta, siamo aggressivi o continuiamo a fallire. Sentiamo un profondo disagio emotivo e psichico che non ci permette di vivere in pienezza e serenità. Insomma, cosa possiamo fare se a star male è il nostro animo, la nostra mente e il nostro comportamento? Queste righe che seguiranno non hanno la pretesa di essere esaustive, ma spero siano una breve e chiara panoramica delle figure professionali più conosciute che si occupano di salute mentale.
IL COACHING
Partiamo con una figura che sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni: il COACH. Nasce circa negli anni 70, in America, dalla mente di John Whitmore, ex pilota automobilistico scomparso da qualche anno e che è stato il primo a teorizzare un metodo, in ambito sportivo e non, per sviluppare il massimo della performance. Da questo punto di partenza, il coaching è andato sviluppandosi e diffondendosi a velocità sostenuta, creando numerosi protocolli applicabili in differenti aree: possiamo trovare il Personal o Life Coach, il Business Coach, il Career Coach, lo Student Coach e naturalmente il Coach sportivo, per elencarne alcuni. Tutti questi protocolli hanno in comune un percorso di crescita, attraverso un aumento della propria autoconsapevolezza, della propria responsabilità̀ fino alla raggiungimento del cambiamento e dell’obiettivo.
Il Coach promuove e sostiene nel Coachee (chi si rivolge al coach) un processo di autosviluppo, di potenziamento delle abilità, esplorando le situazioni e le soluzioni che lo porteranno alla crescita, al cambiamento e ad obiettivi concreti, utilizzando l’ascolto empatico e creando un rapporto di fiducia con il suo cliente.
Il Coach non ti dice cosa fare, come fa invece il trainer, ma ti aiuta a scoprire quello che tu puoi fare, per raggiungere la tua massima potenzialità e gli obiettivi prefissati.
Quindi, se non riesci a superare un esame all’università, se non riesci a trovare lavoro o a sviluppare un piano aziendale per la tua impresa, contattare un coach può rappresentare una buona strategia per trovare gli ingredienti giusti per il tuo successo.
IL COUNSELING
Cosa dire invece del COUNSELOR?
Anche questa figura si sta diffondendo velocemente, dopo che Carl Rogers, padre della “Psicoterapia fondata sulla Persona”, ne ha delineato le sue principali caratteristiche negli studi sul counseling e sulla terapia non direttiva. Ma entrando nel dettaglio, il counseling è un intervento professionale che si basa sull'applicazione di princìpi e tecniche psicologiche per fornire supporto emotivo, psicologico e pratico alle persone che affrontano difficoltà personali, relazionali o lavorative.
Questo approccio mira a favorire lo sviluppo personale, la crescita e il benessere dell'individuo, attraverso un processo di esplorazione e comprensione delle proprie emozioni, pensieri e comportamenti. Si basa su una relazione d’aiuto rivolta a supportare le persone nel superamento di difficoltà personali, relazionali o lavorative, attraverso l’ascolto empatico.
Come per il Coaching, esistono diversi tipi di Counseling: individuale, di coppia, di famiglia e orientativo. Riassumendo e semplificando, possiamo dire che se ti trovi di fronte ad una sfida più localizzata e specifica, un intervento di coaching può essere sufficiente.
Se invece percepisci che le tue difficoltà sfiorano vari aspetti della tua vita e che c’è bisogno di un intervento più ampio e approfondito, allora forse un percorso di counseling ti può aiutare a sciogliere alcuni nodi che ti bloccano sulla strada dell’autorealizzazione, nel superamento di periodi di crisi e sofferenza psichica/emotiva.
LA TERAPIA PSICOLOGICA
Alziamo l’asticella e passiamo allo PSICOLOGO! La psicologia è una scienza che si occupa dei processi della mente, del comportamento e delle relazioni umane, con lo scopo di promuovere il benessere della persona e il miglioramento della qualità della vita.
Lo psicologo si occupa di prevenzione, orientamento, riabilitazione, cura della salute mentale e dello sviluppo, e può avvalersi di vari strumenti, quali test psicodiagnostici, il colloquio clinico e l’osservazione. Per le due figure precedenti, Coach e Counselor, è indispensabile che la persona sia consapevole delle sue
difficoltà, conscia e con un se’ sufficientemente integrato per poter aderire ai metodi di autosviluppo e cambiamento. Lo psicologo invece, può essere d’aiuto sia ai clienti del coach e del counselor, ma anche a quelle persone che non hanno sufficiente consapevolezza delle proprie caratteristiche e che presentano delle psicopatologie.
Lo psicologo è in grado di fare diagnosi e applicare le terapie che meglio si adattano alle esigenze del cliente.
Da anni ormai è in corso una lotta tra psicologi e coach/counselor sulle competenze delle rispettive professioni: il CNOP (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi) ha recentemente impugnato una prima presa di posizione del Ministero della Salute del 2019, che pone la figura del Counselor non psicologo in palese sovrapposizione con quella dello psicologo.
Personalmente, appoggio la tesi che le abilità del coach e del counselor rientrano pienamente nella sfera professionale dello psicologo, che, avendo una formazione ed una conoscenza della psicologia e della psicopatologia molto più ampia, è in grado di fornire un supporto più completo e minuzioso al cliente. Infatti, oltre all’area delle patologie mentali, molte delle difficoltà che incontriamo sul nostro cammino derivano da vissuti irrisolti del nostro passato, che, per essere superati, richiedono spesso il ricorso ad un approccio psicologico più profondo. Approfitto per spendere due parole sulla PSICOTERAPIA.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico che, dopo il percorso universitario quinquennale, aggiunge alla sua formazione un percorso quadriennale in psicoterapia, specifico per la diagnosi e il trattamento e la cura dei disturbi mentali.
Ho quasi finito….
LA PSICHIATRIA
Manca solo lo PSICHIATRA. Lo psichiatra è un medico, con una formazione in medicina, e con una specializzazione in psichiatria, scienza che si occupa della diagnosi, cura e riabilitazione delle persone che soffrono di patologie mentali. Gli obietti della psichiatria sono sovrapponibili a quelli della psicologia, ma trattati da un punto di vista medico. Lo psichiatra può quindi prescrivere farmaci e può fare psicoterapia se dispone della formazione corrispondete. Spesso, se la sintomatologia del cliente è importante, psicologo e psichiatra lavorano in equipe per abbordare la patologia dai due fronti, quello medico e quello psicoterapico.
Siamo arrivati alle ultime righe, se avete avuto la pazienza e la curiosità di seguirmi fino alla fine, e spero di aver chiarito alcuni dubbi sulla questione.
Grazie.
Articolo scritto senza l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
AUTORE:
di Dott.ssa Firdaws Roberta Zugno
Psicologa Clinica.