IA: una nuova frontiera per i professionisti Musulmani
di Youness Warhou
IT Project Manager presso Max Mara Fashion Group
di Youness Warhou
IT Project Manager presso Max Mara Fashion Group
L'I.A. sta assumendo un ruolo centrale in una rivoluzione tecnologica destinata a trasformare profondamente le nostre vite. Ma cosa si cela dietro a questo acronimo? E quali conseguenze avrà sul nostro futuro, sia in termini di opportunità che di sfide?
Questo articolo si propone di esaminare l'essenza dell'Intelligenza artificiale, concentrando l'attenzione non sulle complessità tecniche, ma sulle sue implicazioni sociali.
La tecnologia in questione rappresenta una frontiera avanzata dell'informatica, mirata a sviluppare sistemi capaci di eseguire compiti che in passato erano prerogativa esclusiva dell'intelletto umano: dal riconoscimento vocale all'apprendimento dall'esperienza passata, dal ragionamento su questioni complesse alla comprensione e traduzione di linguaggi fino alla presa di decisioni cruciali. L'obiettivo non è solo di imitare l'intelletto umano, ma di superarlo in termini di efficienza e precisione, operando compiti con un margine di errore molto più contenuto.
In questo contesto, il celebre detto "Errare è umano" assume un nuovo significato. Se l'errore è caratteristico dell'essere umano, l'IA si contraddistingue per la sua precisione e riduzione degli errori. Questa capacità non si limita ai tradizionali software di elaborazione dati, ma si estende a settori vitali come il trasporto, la medicina, la ricerca e lo sviluppo, aprendo la strada a cambiamenti epocali e molto probabilmente senza strade di ritorno.
Ci stiamo avvicinando a un futuro in cui le competenze analitiche, una volta esaltate dall'industrializzazione e recentemente dal trend delle discipline STEM, saranno integrate e spesso superate dai sistemi intelligenti. Questo segna l'inizio di una nuova consapevolezza, che ci invita a immaginare una società in cui i ruoli tecnici saranno progressivamente sostituiti da figure manageriali e governative capaci di gestire sistemi complessi ma sempre più autonomi.
Per affrontare questa rivoluzione, paragonabile per impatto a quella industriale e digitale, è essenziale comprendere la complessità di questa tecnologia e partecipare attivamente al suo sviluppo.
Come comunità, dobbiamo adottare strategie di advocacy e lobbying efficaci, puntando all'inclusione della diversità nel processo decisionale che guida l'evoluzione dell'IA.
Questo impegno deve essere sostenuto da una riflessione etica sull'uso, stabilendone chiaramente i vantaggi e gli svantaggi di utilizzo, sia nel settore pubblico che in quello privato, per garantire che il progresso tecnologico sia in linea con il bene comune.
Le modalità per contribuire alla futura regolamentazione su questo tema sono tante ma qui proveremo ad affrontare nel pratico alcune.
La comunità islamica italiana ad esempio potrebbe fare lobbying utilizzando strumenti come i Gruppi di Interesse e Trasparenza offerti dal Parlamento Europeo.
Attraverso incontri pubblici e trasparenti con i parlamentari europei, potremo esprimere le nostre preoccupazioni ed anche i nostri interessi, contribuendo all’informazione su come garantire il rispetto dei nostri diritti e sul come lavorare sull'inclusione delle nostre prospettive.
Altro esempio è la costruzione di alleanze con altri gruppi attivi sulla tematica che condividono i nostri stessi interessi ed obiettivi, organizzando con loro campagne e magari anche raccogliendo firme attraverso le reti sociali disponibili per proporre leggi significative che il parlamento non potrà ignorare.
Essere attivamente coinvolti nella definizione delle politiche richiede anche diventare punti di riferimento riconosciuti. Questo significa non solo essere competenti nel settore, ma anche ottenere una visibilità ed una credibilità tale da essere considerati figure di spicco a livello nazionale.
In questo modo, i legislatori saranno incentivati a coinvolgere e ascoltare le nostre opinioni, riconoscendo il valore aggiunto che daremo alle future politiche sulla materia.
Infine, progettare un futuro con l'intelligenza artificiale richiede una visione olistica, sarà utile quindi che le nostre istanze su questo tema considerino non solo le sue potenzialità tecniche, ma anche le sue implicazioni sociali, economiche e soprattutto etiche.
Solo così saremo capaci di assicurare che l'IA sia una forza positiva, capace di arricchire e non indebolire il fattore umano che è l’elemento centrale della società.
AUTORE:
Youness Warhou
IT Project Manager presso Max Mara Fashion Group