Sessualità s(velata): per una Ummah senza tabù
di Dott.sa Caterina Tenisci
Ostetrica
di Dott.sa Caterina Tenisci
Ostetrica
Vi siete mai domandati come è arrivato fino a noi tutto il fiqh che regolamenta la sfera sessuale e intima?
Qualcuno avrà chiesto e qualcun altro avrà dato risposte! Di sessualità si è sempre parlato dall’alba dei tempi.
Il Profeta Muhammed pace e benedizione su di Lui parlava di mestruazioni, della vita sessuale tra i due coniugi, dopo di lui Aishaa che la pace sia su di Lei continuò a guidare i compagni e le loro mogli anche nel vivere in maniera corretta la propria intimità.
Eppure ad oggi nella comunità islamica spesso la sessualità è un tabù, il bigottismo di alcuni fedeli li porta ad affermare che chi ne parla non ha “haya” pudore. Tanti giovani vivono una vita all’oscuro di tutto, si sposano e improvvisamente hanno tra le mani un qualcosa che non conoscono e non sanno usare con sicurezza.
La sessualità è parte integrante delle nostre vite e della nostra religione, il fatto che sia fortemente regolamentata non vuol dire che non sia lecita e libera, Allah Subhana Wa Ta’ala conosce le sue creature, ecco perché ci ha imposto dei limiti ben precisi per proteggere le nostre anime dalla perdizione, basti pensare a zina, la sessualità è meravigliosa, ma può essere piena di insidie per il corpo e lo spirito, è proprio per questo che c’è un estremo bisogno di parlarne e conoscere!
MESTRUAZIONI E CONOSCENZA DEL PROPRIO CORPO
Parlare dell’intimità femminile è sempre stato un tabù in tutte le culture, ancora di più quando si parla di mestruazioni e piacere.
Del piacere maschile ormai ne se parla ovunque anche in maniera spropositata, ma le donne rimangono sempre nell’oscurità, eppure per l’Islam l’appagamento sessuale del proprio coniuge è parte fondamentale dell’unione matrimoniale, una carenza sotto questo punto di vista può anche essere motivo di divorzio, sia per la moglie che marito.
Noi donne funzioniamo in maniera diversa, gran parte dell’appagamento sessuale deriva dalla sfera psicologica, ma anche l’anatomia è diversa, contrariamente a quanto si pensa la zona deputata al piacere è solo una, e non è quella a cui state pensando probabilmente.
Questa è una scoperta che la maggior parte delle donne fa tanto dopo l’inizio di un matrimonio, e in tanti casi non lo farà mai, vivendo per sempre una vita sessuale non appagante.
Perché parlarne “pare brutto”, non è carino per una donna, persino guardare il proprio corpo allo specchio per capire come è fatto può farci sentire “sbagliate”.
Sdoganiamo queste barriere, e questo non vuol dire parlare della propria intimità ai quattro venti, ma al proprio coniuge si, ad una professionista che può indirizzarti si.
Mestruazioni! Chi le chiama più così? “le mie cose” “sono indisposta” eppure il loro nome è uno: “mestruazioni”. Ma se lo diciamo abbiamo la percezione di fare un qualcosa di proibito e illegale, come passare o chiedere un assorbente a qualcuno.
Il fatto che il sangue mestruale sia “impuro” non rende impure noi donne. Allah non crea le proprie creature a caso, perché avrebbe dovuto dare a noi donne un qualcosa di cui vergognarci?
Esistono numerosi Ahdith che narrano di come il profeta Muhammed che la pace e la benedizione siano su di Lui, parlasse di mestruazioni guidando le fedeli, stessa cosa Aishaa che la pace sia su di Lei.
È importantissimo educare le bambine a questo evento che inevitabilmente accadrà all’interno delle loro vite, e soprattutto è importante parlarne senza questo macigno di vergogna che da secoli ci portiamo dietro.
CONTRACCEZIONI: POSSO NON DESIDERARE UNA GRAVIDANZA IN QUESTO MOMENTO?
Uno degli scopi del matrimonio è avere figli per allargare la nostra Ummah, ma attenzione, non è obbligatorio, è consigliato, e soprattutto nell’Islam i rapporti sessuali non sono finalizzati alla sola procreazione, ma anche al piacere.
Una donna che decide di assumere contraccettivi sembra quasi venire meno al suo ruolo di brava moglie, ma questa è una concezione del tutto errata e tossica.
I contraccettivi sono leciti per mille motivi, tranne uno: la paura della povertà.
Possiamo non volere figli perché ci siamo sposati da poco, abbiamo bisogno di conoscerci ancora, perché stiamo studiando e non è il momento giusto, perché non ce la sentiamo ora di crescere un’altra vita, perché non siamo così sicuri di volerne ecc, ma non cercare un figlio che si desidera tanto per paura della miseria, questo non è concesso perché i figli sono una benedizione per la nostra Ummah e Allah Subhanah wa ta’ala tramite il rizk (sostentamento) premia e aiuta ognuna delle sue creature.
Convinzioni errate sui contraccettivi portano le coppie ad esporsi al rischio di gravidanze indesiderate, che in un momento di debolezza e sconforto potrebbero portare la coppia a prendere in considerazione “soluzioni” non lecite nell’Islam o concesse solo in casi ben precisi.
Per questo è fondamentale conoscere e veicolare informazioni corrette, nozioni false potrebbero generare conseguenze irreversibili e dannose per il nostro iman.
La sessualità con il proprio coniuge è una forma di ibadah, di adorazione di Allah subhana wa ta’ala, riuscite a pensare a quanto sia magnificamente importante nelle nostre vite?
Per questo non dobbiamo viverla come un tabú, avere voglia di conoscere oltre ad essere lecito è la via più giusta per poterla vivere nella maniera corretta e in sicurezza.
AUTORE:
Dott.ssa Caterina Tenisci
Ostetrica